domenica 9 dicembre 2007

Nulla di nuovo sotto al sole - un'indagine tutt'ora fatta di ombre

Dalla morte di mio figlio Bledar Vukaj sotto al ponte di Casalmaggiore il 25 marzo 2003 le indagini della magistratura non hanno condotto ad alcuna soluzione, non perché non esistessero gli elementi su cui indagare ma perché di fatto non sono stati fatti accertamenti di alcun tipo:
1. Cos'è successo la sera del 24 - due incidenti stradali in cui fu coinvolto Bledar e da cui Bledar scappò.
2. Nessuna delle persone coinvolte negli incidenti è stata interrogata
3. Sul luogo del ritrovamento nonintervenne nessuno della scientifica, anzi sono evidenti nella documentazione allegata nel dossier (link) le negligenze del sopralluogo condotto (da un appuntato addetto alle fotografie!)
4. Da quel giorno in poi neanche il PM incaricato delle indagini è mai stato veramente impegnato nell'obiettivo di trovare la verità. Io come padre, accompagnato solo dal mio avvocato, mi sono trovato sempre solo nella ricerca della giustizia.
5. Dall'apertura del caso ad oggi il PM ha incaricato sempre delle indagini i Carabinieri di Casalmaggiore che sono gli stessi che hanno effettuato il sopralluogo negligente. Con tutto il mio rispetto per l'Arma loro non erano le persone in grado di indagare sull'omicidio.
6. Nella prima richiesta il PM chiede ai Carabinieri di Casalmaggiore di verificare i danni dell'auto del primo incidente (vedi pag. 2 del dossier) che il guidatore dichiarò essere stato un contatto sul lato guida (a sinistra): la foto della perizia assicurativa mostra i danni sul lato destro!!! Nessuno ha, non solo indagato sulla questione, ma neppure rilevato a verbali il fatto! E quando io ho sollevato la questione la risposta che mi è stata data è che la macchina avrebbe potuto urtare un qualche ostacolo sul lato della strada. Nessuno di loro però ha verificato che il lato strada nel tratto dell'incidente è completamente libero e presenta un fosso. I Carabinieri non si sono neppure scomodati per andare a vedere il luogo dell'inciden
te.
7. Dopo la terza riapertura delle indagini vengono incaricati per la terza volta ancora i Carabinieri di Casalmaggiore!!! Il GIP è sempre lo stesso. Uno degli elementi cruciali erano i tabulati telefonici del ponte ripetitore di Casalmaggiore nella notte del 24 marzo 2003.  Nella richiesta fatta alle compagnie telefoniche vengono richiesti i dati anagrafici dei numeri identificati. La risposta dei gestori è: "Dati anagrafici NON RICHIESTI" Forse il PM o il Giudice non si sono accorti di questo aspetto? A che scopo è stata fatta questa richiesta se non vengono identificate le persone?
8. I miei legali hanno ripetutamente subito minacce per posta, anche con un rudimentale ordigno. Invece la famiglia che aspettava che la procura e i carabinieri indagassero sulla morte del figlio era costantemente indagata per trovare appigli (per altro inesistenti) con cui intimidirla. Stiamo ancora sperando che sull'origine almeno delle minacce possa emergere qualcosa dalla Procura di Parma.

9. Visto tutto il caso svolto dalla morte di Bledar, non vedendo il minimo impegno reale nella ricerca della verità sulla morte di mio figlio, avendo rilevato non solo errori ma anche reati più o meno gravi compiuti da chi non ha fatto il proprio dovere ho dovuto presentare querele contro le persone coinvolte nelle indagini e non.
Quando ho deciso di presentare le querele ho constatato che il Procuratore Capo di Cremona (che per tanto tempo ho cercato di incontrare senza successo per poter avere informazioni sul caso di mio figlio) si è autoincaricato per le querele verso i Carabinieri (tutte le altre invece sono andate come di norma al magistrato di turno). Dopo 4 mesi (neanche i sei per legge) di indagini ha presentato l'archiviazione; al giorno dell'udienza il casellario della Procura di Cremona adducendo fantomatici problemi tecnici non ha messo in grado il mio avvocato di presentare la comunicazione delle persone iscritte nel registro degli indagati. Non avendo disponibile questo documento nell'udienza il giudice ha dato 5 giorni di tempo per presentarlo. Al quarto giorno, prima della nostra presentazione ha chiuso il caso, impedendo di fatto anche la presentazione di eventuale ricorso e motivando con "nessun elemento è emerso o è stato indicato per ritenere che gli ufficiali di PG abbiano dolosamente rifiutato un atto dovuto ne che abbiano posto in essere altre condotte penalmente rilevanti".
Io sono in possesso di documentazione fotografica del sopralluogo (documentazione che è stata
 presentata nelle seconde querele fatte) che a questo punto mi vedrò costretto a rendere pubbliche dopo l'eventuale ulteriore archiviazione delle querele. Non mi ritengo a questo punto responsabile di eventuali danni di immagine nei confronti dell'Arma.

Oggi pubblico inoltre per la prima volta il video tratto dalla cassetta girata dai Carabinieri appena giunti sul luogo del ritrovamento. E' possibile notare che il corpo viene spostato durante il video (prima quindi del rilevamento vero e proprio) e il grosso strappo della giacca che portava Bledar. Lascio a voi giudicare.

Ma la cosa più importante è che la copia del video in mio possesso non è uguale al video che venne mostrato a me e al mio avvocato nella caserma dei Carabinieri di Casalmaggiore. Una copia è una copia, nel mio caso invece non si sa per quale motivo è una copia TAGLIATA.



1 commento:

Michele Riccomini ha detto...

Questo caso è troppo importante e ci sono troppi elementi misteriosi. La giustizia Italiana deve occuparsene in modo più approfondito